Il Gabinetto di Incisioni e Stampe
In questa sezione si ammirano alcuni esemplari della ricca raccolta grafica dell’Accademia, composta da oltre12.000 disegni e 6.300 stampe. La formazione di questa collezione è contemporanea o di poco successiva alla fondazione dell’Accademia stessa, a testimonianza dell’impegno, fin dai primi anni, nel raccogliere opere grafiche ad uso essenzialmente didattico.
Tra i disegni esposti, che offrono un excursus a partire dal primo Seicento all’Ottocento, spiccano nomi illustri come Gian Domenico Cerrini detto il Cavalier Perugino e direttori della scuola quali Baldassarre Orsini, Carlo Labruzzi e Giovanni Sanguinetti. Viene dato rilievo anche alle varie tecniche impiegate nel corso dei secoli, dal carboncino all’acquerello, dalla china alla sanguigna.
La collezione di stampe include opere provenienti da diverse scuole grafiche, tra cui un gruppo di incisioni fiamminghe, olandesi e tedesche risalenti ai secoli XVI e XVII. Viene coperto un arco temporale dai bulini del Cinquecento fino alle litografie dell’Ottocento, testimoniando lo sviluppo dell’arte dell’incisione in Europa tra il Rinascimento e il Barocco e l’influenza delle tradizioni artistiche nordiche sulla cultura visiva italiana dell’epoca.
L’opera di maggiore rilevanza, per dimensioni ed importanza, è il disegno preparatorio a carboncino realizzato da Jean Baptiste Wicar per la tela con lo Sposalizio della Vergine destinata ad una delle cappelle della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia. L’opera venne commissionata nel 1822 al Wicar dal conte Filippo degli Oddi per sostituire la tavola eseguita da Pietro Vannucci detto il Perugino tra il 1501 e il 1504 con lo stesso soggetto, poi requisita nel 1797 dalle truppe francesi e oggi nel Museo di Caen: l’artista francese si distaccò dal modello rinascimentale, imprimendo all’opera la sua interpretazione personale in stile decisamente neoclassico.