L’ACCADEMIA E IL SUO MUSEO:
UNA STORIA SPECIALE
Il museo espone i tesori dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, in origine Accademia del Disegno, tra le più antiche di Italia, nata nel 1573 grazie al pittore Orazio Alfani e all’architetto Raffaele Sozi.
Prima sede dell’istituto è la chiesa di Sant’Angelo della Pace a Porta Sole, dove i fondatori Alfani e Sozi si riuniscono con gli altri eruditi della città per discutere e tenere lezioni di Disegno, Matematica e Architettura e produrre anche lavori a dimostrare l’applicazione nel disegno.
Quando nel 1901, dopo altalenanti vicende, l’Accademia trova sede definitiva nell’ex convento di San Francesco al Prato, le sue collezioni iniziano a prendere forma in un lungo percorso costitutivo che arriverà fino al 1974 con l’apertura del museo.
Il ricco patrimonio artistico si è formato nel corso dei secoli grazie alle donazioni di enti e di privati, ma soprattutto di lavori prodotti dagli stessi accademici che, in qualità di studenti, docenti o collezionisti, hanno voluto esprimere il proprio attaccamento alla scuola.
Il percorso museale si articola in tre sezioni: la Gipsoteca, che ospita calchi originali in gesso di capolavori della classicità e del Rinascimento, e gessi originali opera di Antonio Canova; il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, che conserva straordinarie opere grafiche dai primi del XVII al XIX secolo; la Galleria dei Dipinti, che espone opere di autori come Annibale Brugnoli, Domenico Bruschi, Armando Spadini, Mario Mafai, Gerardo Dottori fino ad Alberto Burri.
Riaperto al pubblico nel 2012 dopo la chiusura a causa dei danni provocati dal sisma del 1997, l’attuale museo rispetta ancora, nelle sue linee generali, l’allestimento della Gipsoteca concepito da Gerardo Dottori, pittore perugino nonché direttore della scuola, che nel 1941 si occupò per la prima volta della sistemazione dei gessi.
La ricca trama che lega il MUSA all’Accademia e al complesso monumentale che la ospita è evidente a prima vista: passeggiando lungo il percorso per raggiungere il museo, situato al primo piano, si attraversano ambienti che custodiscono un patrimonio storico e artistico di valore inestimabile, tra cui spiccano la biblioteca, che conta quasi 17.000 volumi, la sala conferenze che ospita l’imponente Ercole Farnese e infine il suggestivo chiostro di origine medievale.